Polizza Infortuni
Sei alla ricerca di un’assicurazione che protegge la tua vita da un eventuale infortunio? ma non sai cosa cosa scegliere per tutelare al meglio te stesso, la tua professione e la tua famiglia?
In questa pagina ti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sulla polizza infortuni, cosa devi assicurare e come districarti nelle varie clausole, ti illustreremo:
- cos’è una assicurazione sugli infortuni;
- cosa copre e come funziona questo tipo di assicurazione;
- a chi si rivolge, professionisti e privati;
- e i nostri consigli e suggerimenti su come scegliere la migliore polizza infortuni in base alle tue esigenze.
Cos’è una Polizza Infortuni?
Gli infortuni sono eventi accidentali e imprevedibili che possono provocare problemi alla salute di qualunque persona, non solo di chi lavora. Pensa che solo in ambito domestico vengono registrati più di 3 milioni d’infortuni ogni anno. La maggior parte di questi non causa danni permanenti, ma solo conseguenze che si risolvono con le cure mediche e il riposo. Tuttavia, in alcuni casi, le conseguenze possono essere peggiori e possono ridurre in modo permanente il benessere psico fisico e compromettere la ripresa dell’attività lavorativa anche quando si è formalmente guariti.
Con una polizza si vanno a coprire le conseguenze economiche a cui potresti andare in contro se sfortunatamente fossi colpito da un infortunio. Le necessità sono diverse ma si possono ricondurre schematicamente a questi ambiti:
- dover sostenere dei costi sanitari per guarire.
- disporre di un reddito sostitutivo per il periodo in cui l’inabilità impedisce di lavorare e produrre un reddito
- garantirsi un sostegno economico se l’infortunio ti ha lasciato una qualche forma d’invalidità o addirittura nell’impossibilità di lavorare per sempre.
Potresti pensare che l’intervento degli Enti pubblici (Inail, Inps) ti fornisca i mezzi economici per tutelarti da un infortunio. Anche se non si può negare che questi enti riconoscano alcune importanti prestazioni, non è realistico pensare che vadano a coprire tutte quelle necessità di cui un infortunato avrebbe bisogno.
Tieni presente che, ad esempio, nel caso di una invalidità civile l’Inps riconosce 333 euro al mese che non è certo un reddito che permette di mantenere un tenore di vita dignitoso.
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Come funziona?
La prima cosa che dovresti fare, se accadesse un incidente, è di recarti al pronto soccorso in modo tale che si possa dare prova da parte di un organismo sanitario che quanto è accaduto sia effettivamente un infortunio. A quel punto, dopo la denuncia del sinistro all’assicuratore, va fornita la documentazione medico/sanitaria che gli da modo di liquidare le prestazioni previste dalle singole garanzie.
Proviamo a fare degli esempi che derivano dall’esperienza:
- se volessi il rimborso delle spese mediche dovrai produrre le ricevute/fatture che provano gli esborsi sostenuti
- se dovessi provare il periodo d’inabilità ti sarà necessario provare il periodo in cui non sei stato in grado di lavorare con un certificato medico
- se l’infortunio avesse lasciato dei postumi d’invalidità, dovrai sottoporti a una visita medico legale che accerta il grado d’invalidità che ha lasciato l’infortunio.
Su quest’ultimo punto, è opportuno precisare che l’indennizzo può essere riconosciuto anche a chi ha subito delle conseguenze serie, ma che non gli impediscono di riprendere l’attività lavorativa. Così, la frattura della tibia può comportare la liquidazione di una somma a titolo di invalidità anche se si riprende a usare regolarmente la gamba.
A chi può servire?
In via prioritaria, la copertura del rischio infortuni ti è necessaria se intendi coprire la tua capacità di reddito perché se questa fosse compromessa per un certo periodo o in modo permanente avresti un importo che permetterebbe di compensare il danno. Ma tieni presente che non solo chi ha un reddito deve pensare agli infortuni. Infatti, uno studente universitario o una casalinga che non producono un reddito, potrebbero subire dei danni che riguardano la loro capacità di svolgere delle attività che, pur non retribuite, rappresentano un’utilità per se o per la propria famiglia.
Nel caso dei lavoratori dipendenti, la copertura per infortuni data dall’Inail riguarda solo l’ambito lavorativo, non quello extra professionale. Pertanto, al di fuori dell’orario di lavoro, non avresti una tutela adeguata.
In definitiva, quindi, non è in discussione che la polizza infortuni sia uno strumento importante per qualsiasi persona, come puoi constatare chiunque subisce un danno a seguito di un infortunio. Ciò che deve essere variato è il tipo di copertura che deve tenere conto delle specificità dell’attività svolta.
Non avrebbe senso coprire il mancato guadagno giornaliero a un pensionato che ha già un reddito, mentre può avere senso coprire la riduzione della propria integrità fisica con un capitale che lo protegga da un eventuale invalidità permanente.
Consigli e suggerimenti
Quando devi scegliere una copertura per gli infortuni, in primo luogo devi tenere presente per quale scopo la stai stipulando. Così, se intendi coprire il tuo mancato reddito nella peggiore delle ipotesi, vale a dire per una grave invalidità, dovrai scegliere un capitale che sia utile a coprire il danno economico che potresti subire. Per fare una stima accurata del danno dovrai valutare il tuo reddito attuale, le prospettive di crescita, l’età in modo da capire per quanti anni subirai la perdita di reddito e gli eventuali familiari a carico. In questo modo, potrai avere un capitale che sia proporzionato al danno effettivamente subito. Pensa se una persona che ha un reddito di 50.000 euro dovesse scegliere una polizza che copre l’invalidità per 100.000 euro. Probabilmente, nel giro di poco tempo il capitale che gli viene riconosciuto si andrebbe a esaurire.
Se desideri un reddito sostitutivo per tutto il periodo in cui sei impossibilitato a lavorare perché non hai la possibilità di riceverlo dall’Inail o dall’Inps, dovrai optare per una garanzia che ti riconosce una diaria giornaliera che ti compensa il mancato guadagno. Tieni presente che una stima di questo valore deve tenere conto anche delle tasse e dei contributi che, in ogni caso, dovrai pagare.
Se il tuo obiettivo è quello di avere l’accesso alle cure in forma privata, dovrai avere una garanzia che ti rimborsa le spese mediche per visite, interventi terapeutici ( es. fisioterapia), interventi chirurgici con un massimale adeguato a queste necessità.
Nel momento in cui vorrai un preventivo, ti verrà richiesta generalmente l’attività lavorativa svolta. Ricorda che una variazione dell’attività lavorativa comporta un obbligo di comunicazione all’assicuratore perché potrebbe portare a una variazione del premio richiesto.
Se pratichi un’attività sportiva approfondisci la caratteristiche della copertura perché alcune attività (es. immersione subacquea) vengono escluse o per essere comprese ti viene richiesto un sovrappremio.
Dovrai analizzare le caratteristiche delle polizze con una certa attenzione perché le compagnie assicurative offrono soluzioni molto diverse. Ad esempio, è importante sapere per quale grado d’invalidità è operante la polizza, così come se viene indennizzata un caso d’infortunio extra lavorativo. In molti casi, le micro invalidità vengono escluse nelle polizze perché non sono così dannose per chi le subisce. Pur essendo un punto di vista corretto, è bene sapere i limiti della polizza perché una franchigia al 3% sulla invalidità non sono paragonabili a una al 7%, come una polizza con franchigia assorbibile è generalmente da preferire ad una con franchigia assoluta. Analogamente, se ti viene riconosciuto una diaria sostitutiva per una inabilità temporanea è bene sapere la franchigia temporale, vale a dire il numero di giorni in cui non ti viene riconosciuta.
Se devi considerare il rimborso delle spese mediche, guarda alle prestazioni effettivamente previste della garanzia, la presenza di una franchigia sulla liquidazione delle spese, la possibilità di poter accedere a un intervento chirurgico.