Polizza Casa/Ufficio
Sei alla ricerca di un’assicurazione che copra il rischio incendio e furto del tuo ufficio e della tua casa e non sai cosa e come assicurare e soprattutto cosa scegliere?
In questa pagina ti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sulla polizza per il tuo ufficio o abitazione, cosa devi assicurare e come districarti nelle varie clausole, ti illustreremo::
- cos’è una polizza che tutela gli immobili;
- cosa copre e come funziona questo tipo di assicurazione;
- a chi si rivolge , professionisti aziende e privati;
- e i nostri consigli e suggerimenti su come scegliere la migliore polizza per le tue esigenze.
Cos’è una Polizza Casa o una Polizza dell’Ufficio ?
E’ esperienza comune che il patrimonio immobiliare formato da abitazioni, uffici o fabbricati destinati ad altre finalità sia esposto a una serie di gravi rischi che possono comprometterne l’integrità. Tieni presente che eventi come incendi o terremoti sono in grado di procurare un danno pari al valore dell’immobile stesso, mentre altri di minore importanza come quelli da bagnamento o quelli causati da un corto circuito, pur non così devastanti, comportano spese di ristrutturazione o di manutenzione rilevanti.
L’idea che le conseguenze di questi eventi siano trasferiti a una compagnia assicurativa è una decisione che dovrebbe essere presa senza troppi dubbi tenendo conto che questi beni costituiscono per molte persone una parte importante della ricchezza complessiva. Eppure, ancora oggi in Italia le abitazioni assicurate sono poco più di un terzo del totale causando ai proprietari una potenziale vulnerabilità al patrimonio.
E’ vero che, se dovessero accadere terremoti o altri gravi eventi di natura catastrofica (es. un’alluvione), lo stato fornisce aiuti economici alle famiglie e alle imprese; tuttavia, le cronache della gestione delle emergenze dovute ai terremoti raccontano quanto questi interventi tendono a essere limitati nell’importo e tardivi rispetto alle necessità di chi ha perduto una casa o ha subito l’interruzione dello svolgimento dell’attività d’impresa.
Sia per l’ambito residenziale che per gli uffici esistono molte soluzioni proposte dal mercato assicurativo che permettono di proteggere i fabbricati. Generalmente, le coperture spaziano da prodotti che si limitano a coprire il rischio d’incendio e, sempre più spesso, anche dai terremoti e dalle alluvioni fino ad arrivare a coperture più complete che prevedono estensioni di garanzie al contenuto, al furto e alla responsabilità civile della proprietà, secondo un criterio modulare che consente scelte flessibili in base a proprie preferenze e sensibilità.
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Come funziona?
Per coprirti dai rischi che colpiscono i fabbricati occorre capire il meccanismo di assunzione del rischio che è basato su una valutazione degli elementi che lo caratterizzano. In sostanza, devi pensare che non tutte le abitazioni/uffici sono costruiti con le stesse tecniche o materiali, in alcuni casi sono posizionate in luoghi pericolosi.
Considerando che l’incendio dipende dal grado di combustibilità dei materiali, dovrai prestare attenzione per capire se sono stati usati materiali diversi da quelli incombustibili (es. laterizi, cotto, cemento armato) o se ci sono nelle vicinanze enti pericolosi (es. deposito di carburante).
In ogni caso, una volta che avrai comunicato correttamente il rischio, ti puoi attendere che le spese di ricostruzione dell’immobile verranno coperte dalla polizza nei limiti contrattuali. Quali? Ad esempio, una franchigia o uno scoperto che riduce l’indennizzo che ti spetta.
Ma qual è il valore dell’immobile che deve essere indicato?
Un aspetto centrale della polizza è dato dal criterio con cui viene determinato il valore dell’immobile. Contrariamente a quanto puoi pensare, non conta il valore commerciale dell’immobile ma quello di ricostruzione a nuovo con esclusione del valore dell’area su cui il fabbricato viene eretto. Quindi, se devi stipulare una polizza, valuta la superficie occupata dai locali dell’abitazione, non tenere conto delle valutazioni di mercato perché non hanno alcuna rilevanza.
Dal momento che le polizze prevedono un certo grado di flessibilità nella scelta delle garanzie, risulta importante che ti soffermi sul grado di protezione che desideri bilanciandola con l’esigenza altrettanto importante di non dover spendere troppo.
A chi può servire?
A qualunque proprietario di un immobile che ha interesse a proteggere la propria abitazione in cui dimora, quella destinata a seconda casa o quella che viene data in affitto. La garanzia che le spese di ricostruzione o di riparazione siano pagate dall’assicuratore, gli consente di affrontare il problema di ripristinare l’immobile senza affanni.
Devi tener presente che, anche chi possiede l’usufrutto o altri diritti reali sull’immobile, potrebbe avere lo stesso interesse di mantenere integro il proprio investimento.
Perfino all’inquilino che occupa un locale in affitto potrebbe convenire avere una polizza in favore del proprietario perché, in tal modo, si garantisce che vengano effettuate le riparazioni del locale.
Consigli e suggerimenti
In genere, possiamo considerare una polizza abitazione/ufficio una risposta ai rischi che coinvolgono i beni assicurati. In primo luogo, il fabbricato che rappresenta l’entità di maggior valore, ma non va trascurata l’importanza del mobilio e degli oggetti ad di uso personale nelle case, il mobilio, i computer, le attrezzature e altri beni negli uffici.
Stabilire quale risposta sia quella più adeguata alle proprie necessità dipende da una serie di valutazioni che riguardano:
La scelta delle garanzie
Per rispondere alla domanda “quali garanzie inserire in una polizza abitazione/ufficio?”, il suggerimento più sensato è di utilizzare un criterio che determini un grado di priorità basato sull’entità del danno che la polizza potrebbe dover indennizzare. Ad esempio, se devi decidere quale rischio coprire tra il furto e l’incendio, è preferibile dare priorità al secondo perché potenzialmente potrebbe causare danni molto superiori al primo.
Seguendo questo criterio, i rischi da coprire con priorità assoluta sono quelli relativi al fabbricato e quelli di responsabilità verso terzi perché tutelano il danno potenzialmente più elevato, mentre i rischi di danno al contenuto devono essere coperti solo se, per i primi, si è già provveduto alla copertura.
Accanto a questa valutazione, devo ricordarti che le garanzie di assistenza (es. l’idraulico che in una situazione di emergenza viene a riparare una tubazione) e di tutela legale (es. il vicino di casa che costruisce indebitamente sulla tua proprietà) rendono migliore il servizio che può offrirti una polizza nel risolvere un problema.
La garanzia terremoto
Tra le garanzie che sempre più spesso vengono proposte nelle polizze considera anche il terremoto che rappresenta una minaccia del tutto simile all’incendio per gravità.
Oltre al fatto che per la maggior parte del territorio i costi di sottoscrizione della garanzia non sono elevati, vengono previste delle agevolazioni fiscali che prevedono la detrazione fiscale del premio versato e l’assenza d’imposte sul premio.
Livello delle franchigie e scoperti
Il valore delle franchigie va sempre valutato perché può essere penalizzante avere una copertura con limiti troppo elevati ma, allo stesso tempo, ricorda che non si stipula una polizza con lo scopo di coprire tutte le tipologie di danno ma principalmente per quelle più rilevanti.
Tieni perciò presente che questi aspetti contrattuali sono meno prioritari nelle scelte rispetto alle somme assicurate.
Forma a primo rischio o valore intero
Per alcune garanzie di polizza potresti trovare una garanzia che viene prestata a valore intero in alternativa a quella a primo rischio assoluto. Ovviamente, tutto ciò comporta delle conseguenze importanti. Anche se l’argomento può risultare tecnico, devi pensare che nel primo caso è necessario che la somma assicurata coincida col valore del bene che intendi assicurare (es. se il mobilio di casa avesse un valore di 40.000 euro, dovrai assicurarlo per quella cifra onde evitare di subire una riduzione degli indennizzo che ti può spettare in caso di sinistro), mentre nella seconda forma, la copertura viene data fino al valore della somma assicurata per cui si è regolarmente assicurati indipendentemente dal valore del bene. Un esempio per chiarire, se sottoscrivi una polizza del fabbricato a P. R. A. che prevede una somma assicurata di 50.000 euro, avrai diritto a una liquidazione piena – col massimo di 50.000 euro naturalmente – anche se il fabbricato dovesse valerne 100.000 euro