Una dstrazione alla guida, un epilogo amaro

Un’assicurata ligure indagata per omicidio stradale, si rivolge a D.A.S.

La si­gnora Maria, mentre è alla guida della sua auto, ha investito un motociclista.

Purtroppo la collisione fra i due mezzi è stata molto violenta e per lo sfortunato motociclista non c’è stato nulla da fare, ha perso la vita, mentre il passeggero da lui trasportato ha riportato delle gravissi­me lesioni che hanno  comportato l’amputazione del mignolo della mano destra ed una protesi al ginocchio destro.

I vigili intervenuti sul posto hanno redatto il verbale dal quale ri­sulta che l’assicurata abbia omesso di dare la precedenza, invadendo l’altra corsia di marcia e tagliando la strada al motociclista.

Le infrazioni che, si presume, abbia commesso Maria sono due: il mancato rispetto del semaforo rosso e la mancata regolamentazione della velocità in prossimità di incrocio (tale da potersi pron­tamente arrestare innanzi a situazioni di pe­ricolo).

Il mezzo è stato sottoposto a sequestro, sono stati avviati una serie di ac­certamenti e la Procura ha nominato un Con­sulente Tecnico d’Ufficio.

D.A.S. si è quindi attivata per difendere l’as­sicurata ed ha nominato un Consulente Tecnico di Parte. Grazie all’assistenza legale e peritale fornita dai professionisti di D.A.S. la dinamica del si­nistro è stata ricostruita precisamente, la perizia tecnica ha dimostrato che i parametri utilizzati non erano oggettivi e che la velocità con cui viaggiava Maria era minore e nei limiti consentiti.

Non esisteva  inoltre alcuna prova certa che fosse passata  con il rosso, pertanto i profili di colpa nei confronti dell’assicurata sono risul­tati insussistenti.

Il processo è stato archiviato.

La Signora Maria è stata ottimamente assistita dai Legali D.A.S.  e sollevata dall’onere delle spese necessarie alla sua difesa (circa 15.000€).